(DSA) La valutazione dei Disturbi Specifici dell’Apprendimento.

Dislessia, La Dislessia

Nell’ambito dei DSA (disturbi specifici dell’apprendimento) la valutazione  è finalizzata ad analizzare, in bambini e adolescenti, le principali abilità cognitive, intese come: linguaggio, memoria, attenzione, percezione visiva, organizzazione prassica, funzioni esecutive, oltre che abilità strumentali di lettura, scrittura e calcolo.

Questo tipo di consulenza è indicata in diversi casi ed è effettuata mediante l’uso di test standardizzati [1], che consentono di ottenere un quadro chiaro di punti di forza e debolezza, utile alla stesura di una diagnosi accurata, ma anche alla definizione di obiettivi mirati al recupero delle difficoltà specifiche del bambino.

Come è strutturata la valutazione.

La valutazione ha inizio, come per la valutazione psicologica, con un primo colloquio rivolto a entrambi i genitori (senza il bambino). L’aspetto psicologico e la situazione familiare devono essere sempre tenuti in forte considerazione, poiché hanno un notevole impatto sull’apprendimento.

  • Durante gli incontri di valutazione successivi, generalmente 3/4, vengono somministrati al bambino i test cognitivi, anche in questo caso viene però monitorato l’aspetto emotivo.

I principali strumenti d’indagine sono: un test per la valutazione del livello intellettivo e le prove di lettura, scrittura e calcolo, come raccomandato nella Consensus Conference sui DSA. Se necessario, la valutazione può essere completata con altri strumenti che indagano più nello specifico le singole abilità.

Presso lo studio il funzionamento intellettivo viene misurato mediante WISC – III (Wechsler Intelligence Scale for Children – III)

La Wisc-III è costituita da 13 scale, 6 mirate a valutare le abilità verbali (ad es. “vocabolario”) e 7 volte a ponderare le abilità di performance (ad es. “ricostruzione di oggetti”). Oltre che a fornire un punteggio per ogni singolo subtest, consente di determinare il quoziente intellettivo totale (QIT) del bambino, composto da quoziente intellettivo verbale (QIV) e quoziente intellettivo di performance (QIP). Consente inoltre di indagare: comprensione verbale, organizzazione percettiva, libertà dalla distraibilità e velocità di elaborazione.

Le prove di lettura, scrittura e calcolo sono utili a collocare il bambino in una di queste fasce di prestazione:

“ottimale/criterio pienamente raggiunto”

“sufficiente rispetto al criterio”

“richiesta di attenzione”

“richiesta d’intervento immediato”

  • Durante il percorso di valutazione può essere richiesta la consulenza di altri professionisti (logopedista, psicomotricista, neuropsichiatra) per confermare un DSA.
  • Al termine del percorso psicodiagnostico viene effettuato il colloquio di restituzione ai genitori, per discutere quanto emerso e, sulla base dei risultati, progettare un intervento mirato che coinvolga anche la scuola.

Chi può fare la valutazione e la certificazione.

Nel Lazio la certificazione di Dsa, finalizzata ad ottenere un riconoscimento da parte della scuola, deve essere rilasciata dalla ASL di appartenenza dell’alunno stesso. Tuttavia la circolare ministeriale del 2013 sui BES afferma quanto segue:

Per quanto riguarda gli alunni in possesso di una diagnosi di DSA rilasciata da una struttura privata, si raccomanda – nelle more del rilascio della certificazione da parte di strutture sanitarie pubbliche o accreditate – di adottare preventivamente le misure previste dalla Legge 170/2010, qualora il Consiglio di classe o il team dei docenti della scuola primaria ravvisino e riscontrino, sulla base di considerazioni psicopedagogiche e didattiche, carenze fondatamente riconducibili al disturbo. Pervengono infatti numerose segnalazioni relative ad alunni (già sottoposti ad accertamenti diagnostici nei primi mesi di scuola) che, riuscendo soltanto verso la fine dell’anno scolastico ad ottenere la certificazione, permangono senza le tutele cui sostanzialmente avrebbero diritto. Si  evidenzia pertanto la necessità di superare e risolvere le difficoltà legate ai tempi di rilascio delle certificazioni (in molti casi superiori ai sei mesi) adottando comunque un piano didattico individualizzato e personalizzato nonché tutte le misure che le esigenze educative riscontrate richiedono. Negli anni terminali di ciascun ciclo scolastico, in ragione degli adempimenti connessi agli esami di Stato, le certificazioni dovranno essere presentate entro il termine del 31 marzo, come previsto all’art.1 dell’Accordo sancito in Conferenza Stato-Regioni sulle certificazioni per i DSA (R.A. n. 140 del 25 luglio 2012).“ (CM. 06/03/2013).

Presso lo studio si effettuano valutazioni

dalla scuola primaria alla scuola secondaria di secondo grado.

Per fissare un appuntamento o avere maggiori informazioni chiamare al n. 3397277350.


[1] I punteggi ottenuti dal bambino vengono confrontati con i punteggi ottenuti dalla maggior parte dei bambini che frequentano la stessa classe o che hanno la stessa età; tali punteggi sono stati raccolti in precedenza, dai ricercatori che hanno costruito il test, durante quella fase detta appunto di “standardizzazione”.

Per maggiori informazioni sui DSA consulta il sito dell’ASSOCIAZIONE ITALIANA DISLESSIA